scultura di arte

Una scultura di arte pubblica realizzata dall'organizzazione di volontariato we can come dono alla città di Nola

Ciò che rappresenta un’opera del genere può cambiare l’aspetto di un angolo di strada o di una città. la scultura di arte pubblica risponde a una precisa domanda culturale posta dai volontari dell’associazione, e alla quale gli stessi volontari o meglio artisti hanno risposto con la loro creatività e sensibilità.

Un Dono Alla Città

We Can ha realizzato una scultura contemporanea come dono alla città di Nola, unendo arte e identità territoriale per celebrare la storia e la cultura locale attraverso un’opera pubblica permanente.

Simbolismo E Tradizione

La scultura rappresenta elementi storici e religiosi: dalla mitra vescovile alla barca di San Paolino e agli otto gigli. Un'opera d'arte che incarna spiritualità, amicizia e appartenenza.

Arte Che Racconta Una Comunità

Alta 5 metri, realizzata in acciaio cor-ten, “LILIUM” è l’icona della Festa dei Gigli e dell’amore per la propria terra. Un’opera che parla di rivelazione, speranza e sacrificio attraverso forma e colore.

Perché non donare una scultura alla città che la rappresenta?

La città ha un’importante storia. Il centro storico e i ritrovamenti archeologici della zona ne testimoniano le origini antiche: gli Etruschi, nel VII secolo a.C., la fondarono con il nome di Hyria e successivamente i Sanniti che, dopo averla conquistata e ricostruita, la chiamarono Nuvla “città nuova”. A Nola inoltre, nel 1754, il vescovo e santo Alfonso Maria de’ Liguori scrisse il celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”. È conosciuta come “città bruniana” per aver dato i natali al filosofo Giordano Bruno, e anche come “città dei Gigli” per la secolare Festa dei Gigli che si tiene annualmente nel mese di giugno in occasione della festività patronale dedicata a San Paolino (riconosciuta nel 2013 patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO).

Con questo evento i nolani ricordano il ritorno in città di Ponzio Meropio Paolino dalla prigionia ad opera dei Barbari avvenuto nella prima metà del V secolo. La Festa dei Gigli è una tradizione cattolica popolare che ha luogo ogni anno a Nola, comune della provincia di Napoli, la domenica successiva al 22 giugno, in onore del Santo Paolino patrono della città, divenuto inoltre dal 2016 anche secondo patrono della Campania dopo San Gennaro. Paolino di Nola, ovvero Ponzio Anicio Meropio Paolino in realtà non era nolano, ma francese. Fu vescovo di Nola nel V secolo, venerato dalla chiesa cattolica come santo. È considerato dalla Chiesa il patrono dei campanari “ad orbis”, poiché a lui è attribuita, per convenzione, l’invenzione delle campane. La festa dei Gigli è il segno di una fede che resiste da secoli. Di un amore sviscerato del popolo nolano nei confronti del suo santo. Di quel Paolino vescovo di Nola e padre della Chiesa che ha ispirato la propria esistenza ai valori della solidarietà e dell’amicizia. È proprio su questi principi “solidarietà e amicizia” che si fonda il progetto di We Can. Rappresentare non solo il giglio, simbolo di purezza, prestigio, maestà e perseveranza ma anche la storia della città in un’unica opera. La scultura si modella all’arte contemporanea e rappresenta il simbolo della città di Nola. Commissionata dall’ODV We Can come dono alla città di Nola. We Can promuove la realizzazione di un’opera contemporanea che testimonia l’affetto per una terra che ama profondamente e in cui si affondano le sue radici. LILIUM dal latino GIGLIO è il nome della creazione artistica ispirata alla meravigliosa festa dei gigli patrimonio dell’Unesco.

L' opera celebra l'icona della Città Di Nola e della sua storia

Una vera attrazione per i turisti e per gli abitanti del posto. La struttura è alta 5 metri ed è stata ideata da Emilia Cafarelli, disegnata da Daniele Siciliano, progettata da Antonio Napolitano, Michele Cavezzae Biagio Simonetti, realizzata da FIMETAL di Gaetano Fernando e dalla VAM COSTRUZIONI di Vincenzo Napolitano. La scultura è realizzata in acciaio cor-ten e acciaio inossidabile che vista da più angolature prende significati diversi. Sono diversi i significati rappresentati nell’opera. Si può osservare l’opera e vedere una mitra vescovile ma anche la rappresentazione della barca e degli otto gigli che simboleggiano la storia di San Paolino e la città di Nola. Le due punte in alto simboleggiano le dita quasi incrociate di San Paolino. Il viso levigato in alto dello stesso Santo, il mantello che lo abbraccia. Abbinando i due significati (giallo=rivelazione, rosso=amore divino) abbiamo il simbolo della Rivelazione dell’Amore divino che, accolto, porta l’uomo all’unione con Dio, alle nozze celesti. Nella tradizione e nel senso comune, il giallo è il colore della felicità e della speranza, della positività, dell’energia e dell’ottimismo. Il colore rosso riportato nella scultura indica la consacrazione di San Paolino a Dio; ma alla base di questo colore c’è un significato di umanità, sangue versato, amore donato alla vita fino al martirio.

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